martedì 8 novembre 2011

Parliamo di energia, quella che ci tiene in piedi, quella che riempie la vita sul nostro pianeta.
E cerchiamo di parlare dell' esperienza, non di teorie trovate da qualche parte.
Consideriamo che abbiamo un'energia interna che percepiamo, e che in qualche modo nella nostra vita abbiamo imparato a controllare, concentrare, direzionare: possiamo infatti decidere di spostarla in aree diverse del corpo, concentrarla per esempio nei muscoli del braccio per alzare qualcosa di pesante.
Questo bacino energetico è quindi disponibile alla coscienza e al suo controllo, ma non da sempre (nell'evoluzione) e non da subito: appena nato il bambino ha bisogno di prendere dimestichezza con i meccanismi che lo regolano, e col tempo ne prenderà sempre più consapevolezza, aumentando la precisione fino a gestirla perfettamente come in una danza.

Questa energia di cui disponiamo è solamente una minima parte di quella che ci permea... è chiaro... c'è un altro bacino energetico a cui non ci è dato attingere...e non è un'energia mistica o spirituale di qualche mondo speciale, ma molto fisica e presente in ogni momento.

è l'energia della vita, a un livello più basso, al livello biologico, quella che muove il nostro cuore, il nostro cervello, mantiene il calore corporeo e tutto il sistema neurovegetativo, quel bacino energetico a cui non possiamo accedere coscientemente perchè la natura difende la sua conservazione, è come blindato.

E allora abbiamo un bacino preassegnato alla nostra volontà (muove in parte i centri motorio e intellettuale), e un altro assegnato alla nostra sopravvivenza come individui e come specie (muove i centri emotivo, vegetativo e sessuale), con programmi speciali automatici in grado di spostare e amplificare questa forza (si pensi alla febbre nei momenti di processo di guarigione, o al quotidiano processo di digestione, o alle reazioni dell'organismo di fronte a un pericolo).

Ma l'uomo è quell'essere che si spinge sempre oltre i limiti apparenti della natura, perchè da quando ha scoperto che può controllare il fuoco e può farne strumento della propria intenzione, ha anche capito che il mondo non è immutabile, e anzi può essere plasmato a propria immagine in un'evoluzione crescente che ha chiamato Storia.
Così, come un milione di anni fa ci furono uomini che provarono a scottarsi con quel terribile fuoco, opponendosi a quell'invalicabile istinto di sopravvivenza che nessun altro essere ha mai osato sfidare, in questa era l'uomo si trova innanzi al focolare più temibile, quello che lo accompagna da sempre, che è sempre stato lì nascosto nel suo profondo, che è il suo più intimo segreto.

Lo ha sempre dato per scontato, poi lo ha venerato, poi qualcuno si è fatto delle domande e ha provato delle risposte, qualcun altro si è voltato a guardarlo anche acciecandosi.
In molti poi hanno tentato di toccare e governare questo Fuoco, energia della vita, e molti ne hanno avuto esperienza in coscienza di sè, a volte, forse, senza rendersi conto con che cosa hanno avuto a che fare.
Non possiamo a questo punto avere dubbi che ci arriveremo al punto in cui tutti disporranno del Fuoco interno, come disponiamo ormai semplicemente di quello esterno.

Ma saranno solo questi due i bacini energetici a cui accedere? Come si può pensare questo? Registro un senso di evidenza che siamo solo all'inizio del cammino di ritorno all'origine, di riunione di tutte le energie...

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