giovedì 10 gennaio 2013

Esempio chiaro di come lavora il pensiero medico-farmaceutico così ben radicato: un ragazzo va in sedia a rotelle, la colpa è delle molecole entrate nel corpo.
A leggere i commenti, tutti ad azzuffarsi su quanto sono nocive le molecole dei vaccini, quali più e quali meno, io li faccio e io no...e poi mi immagino questo ragazzo nell'angolo che assiste alla zuffa, e che dice: però vorrei raccontarvi la mia storia, posso? Scusate? Io inizio (e qui me la invento io di sana pianta per le informazioni di cui sono in possesso su questo fatto reale, la notizia a fondo pagina):

"Fin da bambino pensavo che il lavoro del mio papà fosse speciale, e lui mi diceva sempre che da grande sarei diventato come lui. 
Mi ha sempre incitato, e dovevo sempre dare il massimo, così a scuola come negli sport, e in effetti spesso con soddisfazione, ma quando fallivo era una sofferenza inaudita per lui, e io mi disperavo.
Anche mia madre mi spingeva a fare del mio meglio, ma lei era anche un po' apprensiva e mi diceva sempre di stare attento ai pericoli ed era fissata con le malattie.
Quando è stato il momento di arruolarmi mi sentivo tutta la forza e il peso di una vita, come una molla che finalmente poteva esplodere. Mi sono arruolato, e subito volevo dimostrare ai miei genitori il mio valore: da militare, ho vinto la maratona sul monte Bondone. Una gioia incontenibile, piena, totale, ha pervaso tutto il mio corpo, e l'ho sentita proprio come un'energia che fluiva nei muscoli e li rilassava come non li ho mai sentiti.
Il giorno dopo mi sono svegliato molle, stanco, e insieme ad altri 40 ragazzi in leva, ho fatto i vaccini come da prassi. A sera ho iniziato a sentire che i muscoli rispondevano male nei movimenti, ed erano molto flaccidi (NDR probabilmente qui i muscoli sono in fase di profonda riparazione dopo la forte soluzione della svalutazione di sè nei confronti dei genitori ).
Avevo la febbre (sempre sintomo di fase risolutiva) e mi dava fastidio la luce (l'occhio arcaico aumenta la funzione nel momento in cui l'organismo si sente preda o predatore, per essere più efficiente. Probabilmente l'eccitazione nella corsa, nel fuggire dai concorrenti, ha attivato questo processo).

Mia madre mi diceva che lo sapeva che non dovevo lasciarmi fare i vaccini, intanto stavo così male che mi hanno ricoverato.
Le esercitazioni cominciavano, e io ero bloccato lì nel letto, avevo una sensazione di impotenza insopportabile. Più stavo fermo e più mi sentivo un fallito, inabile, interdetto. Mi immaginavo cosa pensasse mio padre.
La situazione non migliorava, anzi, tanto che mi hanno lasciato a casa!!! Mi è arrivato il congedo!!!! Una vita spesa ad aspettare quel momento, ed è tutto svanito in un istante!!! Volevo morire. Mi dissero che rischiavo di andare sulla sedia a rotelle. Peggio di questo non potevano dirmi. Mia madre ha iniziato un percorso giudiziario estenuante, ma l'unica cosa che voglio adesso è che mi lasciate stare, ora sono sulla sedia a rotelle e nessuno può più chiedermi di essere il migliore, sono in pace..."

Storia inventata di questo ragazzo ma totalmente plausibile, così mentre tutti si chiedono delle molecole, e gli altri 40 colleghi (e migliaia di altri) si sono iniettati questa acqua sporca senza alcun sintomo, nessuno guarda alla storia, vera, concreta, vissuta drammaticamente da questo ragazzo, e che solo lui ha sperimentato in questo personalissimo modo.
Avanti pure con i miopi esperimenti di laboratorio sui topi e altre futilità lucrose.


Elementi di diagnostica presunti, senza avere avuto contatti con la persona. Principi di Nuova Medicina Germanica

La notizia su affaritaliani.it:
"Pochi giorni nell’Esercito: rovinato dai vaccini"

Voleva fare il carabiniere, come suo padre. Così il 5 giugno 2006 si arruola nell’85° Reggimento "Verona" di Montorio Veronese, in ferma volontaria prefissata di un anno. Il 18 giugno seguente arriva per primo al traguardo dell'impegnativa maratona sul monte Bondone. Il 19 giugno viene sottoposto a un ciclo di vaccini dal medico militare. E per David Gomiero, mestrino che oggi ha 24 anni, è l'inizio della fine di un sogno. "Tutta colpa dei vaccini somministrati all'inizio della leva: vaccinazioni multiple e, per di più irregolari": a sostenerlo e a denunciarlo con tutte le sue forze è la madre del giovane, la combattiva Silvana Miotto, che proprio ieri è stata ascoltata e ha potuto ripercorrere quanto accaduto al figlio in Commissione al Senato, come racconta il Corriere del Veneto.

David, "immediatamente dopo la somministrazione di quei vaccini", aveva cominciato a lamentare "nausea, astenia, fotosensibilità e difficoltà di deambulazione". Gli stessi medici militari lo ricoverano in infermeria. Non migliora. Lo portano al pronto soccorso dell'ospedale di Borgo Trento. Il 27 giugno viene mandato a casa in licenza di convalescenza. Il 31 ottobre 2006 arriva il congedo.

In sei anni David non è più tornato quello di prima: risulta "invalido al novanta per cento". Anni di visite mediche e cure continue, nonché spese economiche. David viene anche denunciato dall'amministrazione militare per il reato di diserzione: secondo l'accusa di cui è stato chiamato a rispondere di fronte ai giudici del Tribunale militare scaligero, "il 3 luglio 2006 non faceva rientro al Corpo né si presentava ad altro ente militare, rimanendo assente senza giusto motivo, nei cinque giorni successivi e fino al 31 ottobre 2006, data in cui veniva d'Autorità posto in congedo".

Parte il processo e il 3 marzo 2009 Gomiero viene assolto "perché il fatto non sussiste". Nessuna responsabilità quindi, secondo i magistrati, da parte sua. Come è scritto nero su bianco David "è giunto qui in tribunale in carrozzella e deambulante con le stampelle, apparendo in condizioni smagrite e ben più precarie di quelle evidenziate dalle fotografie del recente passato". La mamma Silvana, però, vuole la verità e ora combatterà la sua battaglia in Senato.

«Il corpo di David è un concentrato di metalli pesanti» racconta Silvana Miotto, la madre. Lo testimoniano numerosi referti di diversi laboratori di analisi, italiani ed esteri, che evidenziano la presenza di alti livelli di mercurio, arsenico, alluminio e piombo, l’iperattività della tiroide, un deficit del sistema immunitario con tendenza a malattie virali.

"David non ha più potuto mangiare quello che mangiava prima", racconta la madre al quotidiano La Nuova di Venezia e Mestre. Lo testimoniano numerosi referti di diversi laboratori di analisi, italiani ed esteri, che evidenziano la presenza di alti livelli di mercurio, arsenico, alluminio e piombo, l’iperattività della tiroide, un deficit del sistema immunitario con tendenza a malattie virali. "Di fatto la sua alimentazione è quella di un celiaco. È soggetto a continue perdite di peso, spesso a emorragie". Quando si ammala non può curarsi con i normali farmaci. "I metalli che ha in corpo o gli fanno da scudo o provocano reazioni impazzite che aggravano il problema anzichè alleviarlo".

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