mercoledì 24 novembre 2010

è ciò che consente il movimento. è ciò che crea il tempo e i fenomeni che in esso si muovono.
Cos'è?
Esiste solo il tempo presente, l'istante. Il passato non è più e il futuro non è ancora, continuamente.
L'Io, in quanto organo di percezione di sè nello spazio e nel tempo, si colloca nel punto preciso dell'istante, e da lì osserva. L'Io è l'osservatore.

La coscienza, a partire dall'Io, è in grado di lanciare atti nel passato e nel futuro, e muoversi nel tempo con immagini pescate nella memoria, e con immagini di futuro proiettate nel suo spazio di rappresentazione.
Ma quello che fa lo fa sempre nell'istante.

Per farlo lancia atti in avanti verso oggetti futuri (come l'atto di voler prendere una pallina), sia che questi oggetti siano nel "mondo fuori" o nella memoria o in altri ambiti.
Anche se è un oggetto di memoria passato, la coscienza proietta il suo atto di evocazione nell'istante successivo per recuperare il dato.
In altre parole: l'atto è sempre una ricerca nel futuro di un oggetto, anche se questo oggetto è materiale di memoria passata.

L'atto di coscienza si posiziona quindi rispetto all'Io in T+1, dove T è l'istante.

Questo stare in avanti dell'atto di coscienza permette il movimento, e lo chiamiamo intenzionalità.
L'intenzionalità è l'essenza di ogni atto di coscienza, e l'atto in sè è l'essenza della coscienza stessa.

Il tempo esiste solo in quanto movimento di coscienza verso il futuro.
Se tutto è fermo il tempo non ha senso (come misura della successione dei fenomeni).
Il tempo esiste perchè la coscienza lo crea.

foto di Andre Larsson

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