Un vecchio articolo de ilfannullone.it che parlava del mio viaggio in Canada, e di come mi si presentava a quei tempi questo paese straordinario:
"dal diario di viaggio (settembre 2006)
La leggenda dei giardini senza recinzioni e delle case con le porte aperte non è una leggenda. Nessun tipo di antifurto, nessuna porta blindata.
Non si vedono in giro cani, o comunque pochissimi rispetto alle nostre abitudini, e non so dire se il motivo sia:
1-Fa troppo freddo per portare fuori il cane in inverno a fare i bisogni a tutte le ore.
2-Non ci sono giardini recintati dove tenerli.
3-Ai canadesi piacciono di più i gatti (e di questi ne ho visti abbastanza) e gli orsi.
4-Non servono antifurto artificiali ma nemmeno naturali
5-Varie ed eventuali.
Nelle case è uso e costume togliersi le scarpe all’ingresso, ospiti compresi.Ovvero se sarete ospiti vi verrà chiesto.
A Toronto ho visto biciclette pazze.
In metropolitana o comunque sui mezzi pubblici sono di abitudine fondamentalmente queste 5 cose:
1-il sudoku sul quotidiano.
2-il caffè di Starbucks o Tim Hortons (un biberone di caffè dentro una specie di termos di cartone che si acquista in particolari fast-food per la colazione), e tutti ne hanno in mano uno.
3-Lo spippolamento frenetico e credo allucinogeno del blackberry (uno speciale telefono cellulare con tastiera alfanumerica che permette di ricevere mail in tempo reale), veramente diffusissimo tra business men e non.
4-L’ IPOD....la diffusione massificata di questo gingillo è ben oltre la nostra media.
5-Il giornale Metro, identico al nostro in metropolitana, ma direi molto meglio scritto, più interessante e parla effettivamente e in modo particolareggiato di quello che succede in città, e non è una brutta copia dei quotidiani nazionali.
Nei negozi c’è la strana e simpatica abitudine di salutare e chiedere a tutti i clienti “come stai?”. è una cosa cordiale, ma in Italia sicuramente si penserebbe “Ma che vuoi??? vado a comprare da un’altra parte”.
Il lavoro in Canada non manca, ho visto cartelli di “help wanted” ovunque.
Ciò che vale a Toronto (Ontario) non vale a Montreal (Quebec). Per esempio mangerai hot dog a tutte le ore e dovunque per la strada a Toronto (la città più in stile americano del Canada), mentre è illegale vendere cibo sulla strada a Montreal. 1$ per l’hotdog del baracchino.
Si compra in strada (anche molti ristoranti vendono o addirittura cucinano anche sul marciapiede di fronte al locale) ma si mangia anche in strada, ovvero è più che normale vedere gente mangiare mentre cammina, o sui mezzi pubblici.
Le metropoli canadesi sono un frullato di culture mondiali, dove ogni quartiere diventa un quartiere etnico (china town, little italy ecc...) e ogni cultura propone la propria tradizione. Quindi all’ora dei pasti la domanda è: mangiamo cinese, thailandese, italiano, messicano, giapponese, koreano, o burger? E di tutto ciò esiste la versione fast-food.
I fast-food sono ovunque, i fast-food sono negli ospedali e nelle scuole. Posso dire di essere stato un fortunato visitatore di un centro commerciale solo ed esclusivamente di fast-food, immenso.
Il suo nome? La grande insegna diceva: “FOOD”.
Diciamo che la sensazione che ho registrato in certi casi (è una sensazione e può essere distorta) è quella di un’eccessività che nasce da un’ immensa abbondanza di risorse disponibili in relazione ai pochi abitanti.
(I canadesi sono 32 milioni su 9 milioni di km quadrati, il secondo paese per estensione dopo la russia).
In effetti un segnale di ciò......a Toronto in pochi metri si può trovare la costruzione più alta del mondo (CN Tower 553 m), la strada più lunga del mondo (Yonge street 1896 km, attraversa molte città) e su questa via la libreria più grande del mondo.
Insomma ci sono molte cose che il Canada può vandare come più grandi, Niagara compreso.....
Lo scontro culturale tra Toronto e Montreal (anglofoni e francofoni) che si trovano a poco meno della distanza di Milano-Roma, è molto divertente, è la replica dello scontro tra cultura britannica e francese, o più largamente tra cultura statunitense e europea. Ma con molto rispetto.
A Montreal mi è stato detto che questa città è la città sotterranea più vasta del pianeta, e in effetti in tutto il centro i negozi, i mezzi pubblici, i servizi, sono prevalentemente al di sotto di strade e grattacieli. Insomma a
-30° si può fare le commissioni senza mettere il naso fuori.
E invece a Toronto mi hanno detto essere la città più multiculturale del mondo, e ci credo, ma quanti most....
* Versione ridotta per la stampa, la versione integrale la trovi online su
www.ilfannullone.it/articoli
bye!"
Versione integrale
La leggenda dei giardini senza recinzioni e delle case con le porte aperte non è una leggenda. Nessun tipo di antifurto, nessuna porta blindata.
Non si vedono in giro cani, o comunque pochissimi rispetto alle nostre abitudini, e non so dire se il motivo sia: 1-Fa troppo freddo per portare fuori il cane in inverno a fare i bisogni a tutte le ore 2-Non ci sono giardini recintati dove tenerli 3-Ai canadesi piacciono di più i gatti (e di questi ne ho visti abbastanza) e gli orsi 4-Non servono antifurto artificiali ma nemmeno naturali 5-Varie ed eventuali.
Nelle case è uso e costume togliersi le scarpe all'ingresso, ospiti compresi. Ovvero se sarete ospti vi verrà chiesto.
A Toronto ho visto biciclette pazze.
In metropolitana o comunque sui mezzi pubblici sono di abitudine fondamentalmente queste 5 cose: 1-il sudoku sul quotidiano 2-il caffè di Starbucks o Tim Horton (un biberone di caffè dentro una specie di termos di cartone che si acquista in particolari fast-food per la colazione), e tutti ne hanno in mano uno. 3-Lo spippolamento frenetico e credo allucinogeno del blackberry(uno speciale telefono cellulare con tastiera alfanumerica che permette di ricevere mail in tempo reale), veramente diffusissimo tra business men e non. 4-L' IPOD....la diffusione massificata di questo gingillo è ben oltre la nostra media. 5-Il giornale Metro, identico al nostro in metropolitana, ma direi molto meglio scritto, più interessante e parla effettivamente e in modo particolareggiato di quello che succede in città e non è una brutta copia dei quotidiani nazionali.
Nei negozi c'è la strana e simpatica abitudine di salutare e chiedere a tutti i clienti "come stai?". è una cosa cordiale, ma in Italia sicuramente si penserebbe "Ma che vuoi??? vado a comprare da un'altra parte".
Il coperto nei locali, nei ristoranti non esiste. Come in molti paesi esteri si paga con la mancia (tip), che è per convenzione il 15% dell'importo prima delle tasse. Non lasciare nulla è mal visto. Con questo sistema a quanto pare un cameriere può arrivare a guadagnare come un manager di azienda, visto che le mance entrano direttamente in tasca al commesso che in più ha anche lo stipendio.
Il lavoro in Canada non manca, ho visto cartelli di "help wanted" ovunque.
Le tasse su tutte le cose che si acquistano, come la nostra iva, sono divise in 2, ovvero c'è una tassa del governo federale, e una tassa della provincia che viene decisa dal governo provinciale, così come tutte le leggi locali. Cosicchè ciò che vale a Toronto (Ontario) non vale a Montreal (Quebec). Per esempio mangerai hot dog a tutte le ore e dovunque per la strada a Toronto (la città più in stile americano del Canada), mentre è illegale vendere cibo sulla strada a Montreal. 1$ per l'hotdog del baracchino.
Si compra in strada (anche molti ristoranti vendono o addirittura cucinano anche sul marciapiede di fronte al locale) ma si mangia anche in strada, ovvero è più che normale vedere gente mangiare mentre cammina, o sui mezzi pubblici.
Non esiste una cultura culinaria canadese, e forse non esiste nemmeno una cultura canadese in senso stretto (parlo solo per quello che ho sperimentato direttamente). Le metropoli canadesi sono infatti un frullato di culture mondiali, dove ogni quartiere diventa un quartiere etnico (china town, little italy ecc...) e ogni cultura propone la propria tradizione. Quindi all'ora dei pasti la domanda è: mangiamo cinese, thailandese, italiano, messicano, giapponese, koreano, o burger? E di tutto ciò esiste la versione fast-food. Insomma non esiste "mangiare canadese".
E, almeno nella parte più americana, come in USA, l'ossessione per il cibo è ovunque, cibo ad ogni angolo, la pubblicità è prevalentemente su cibo e diete, i fast-food sono ovunque, i fast-food sono negli ospedali e nelle scuole. I problemi collegati a tutto questo sono evidenti. Posso dire di essere stato un fortunato visitatore di un centro commerciale solo ed esclusivamente di fast-food, immenso. Il suo nome? La grande insegna diceva: "FOOD".
Diciamo che la sensazione che ho registrato in certi casi (è una sensazione e può essere distorta) è quella di un'eccessività che nasce da un' immensa abbondanza di risorse disponibili in relazione ai pochi abitanti. (I canadesi sono 32 milioni su 9 milioni di km quadrati, il secondo paese per estensione dopo la russia).
In effetti un segnale di ciò......a Toronto in pochi metri si può trovare la costruzione più alta del mondo (CN Tower 553 m), la strada più lunga del mondo (Yonge street 1896 km, attraversa molte città) e su questa via la libreria più grande del mondo. Insomma ci sono molte cose che il Canada può vandare come più grandi, Niagara compreso.....
I mezzi pubblici nella città di Toronto sono molto efficienti, le metro sono solo 2, ma i tram passano ogni 10 minuti fino a notte fonda e si fermano non a delle fermate definite ma ad ogni incrocio. Insomma ce lo sognamo.
Pensate che a Toronto la prima lingua parlata è l'inglese, la seconda il cinese, la terza l'italiano. La comunità italiana torontina è vastissima. Il francese, la lingua del Quebec, è solo la 17sima. La comunità cinese invece è immensa, come china town,e la cosa che colpisce in mezzo a tante è il percepire i cinesi canadesi come l'evoluzione futura dei cinesi nostrani (un esempio su tutti:in italia i negozi cinesi vendono portafogli e ombrelli e qualche vestito, in Canada computer di qualità e l'ultima tecnologia).
Lo scontro culturale tra Toronto e Montreal (anglofoni e francofoni) che si trovano a poco meno della distanza di Milano-Roma, è molto divertente, è la replica dello scontro tra cultura britannica e francese, o più largamente tra cultura statunitense e europea. Ma con molto rispetto.
A Montreal mi è stato detto che questa città è la città sotterranea più vasta del pianeta, e in effetti in tutto il centro i negozi, i mezzi pubblici, i servizi, sono prevalentemente al di sotto di strade e grattacieli. Insomma a -30° si può fare le commissioni senza mettere il naso fuori.
E invece a Toronto mi hanno detto essere la città più multiculturale del mondo, e ci credo, ma quanti most....
"dal diario di viaggio (settembre 2006)
La leggenda dei giardini senza recinzioni e delle case con le porte aperte non è una leggenda. Nessun tipo di antifurto, nessuna porta blindata.
Non si vedono in giro cani, o comunque pochissimi rispetto alle nostre abitudini, e non so dire se il motivo sia:
1-Fa troppo freddo per portare fuori il cane in inverno a fare i bisogni a tutte le ore.
2-Non ci sono giardini recintati dove tenerli.
3-Ai canadesi piacciono di più i gatti (e di questi ne ho visti abbastanza) e gli orsi.
4-Non servono antifurto artificiali ma nemmeno naturali
5-Varie ed eventuali.
Nelle case è uso e costume togliersi le scarpe all’ingresso, ospiti compresi.Ovvero se sarete ospiti vi verrà chiesto.
A Toronto ho visto biciclette pazze.
In metropolitana o comunque sui mezzi pubblici sono di abitudine fondamentalmente queste 5 cose:
1-il sudoku sul quotidiano.
2-il caffè di Starbucks o Tim Hortons (un biberone di caffè dentro una specie di termos di cartone che si acquista in particolari fast-food per la colazione), e tutti ne hanno in mano uno.
3-Lo spippolamento frenetico e credo allucinogeno del blackberry (uno speciale telefono cellulare con tastiera alfanumerica che permette di ricevere mail in tempo reale), veramente diffusissimo tra business men e non.
4-L’ IPOD....la diffusione massificata di questo gingillo è ben oltre la nostra media.
5-Il giornale Metro, identico al nostro in metropolitana, ma direi molto meglio scritto, più interessante e parla effettivamente e in modo particolareggiato di quello che succede in città, e non è una brutta copia dei quotidiani nazionali.
Nei negozi c’è la strana e simpatica abitudine di salutare e chiedere a tutti i clienti “come stai?”. è una cosa cordiale, ma in Italia sicuramente si penserebbe “Ma che vuoi??? vado a comprare da un’altra parte”.
Il lavoro in Canada non manca, ho visto cartelli di “help wanted” ovunque.
Ciò che vale a Toronto (Ontario) non vale a Montreal (Quebec). Per esempio mangerai hot dog a tutte le ore e dovunque per la strada a Toronto (la città più in stile americano del Canada), mentre è illegale vendere cibo sulla strada a Montreal. 1$ per l’hotdog del baracchino.
Si compra in strada (anche molti ristoranti vendono o addirittura cucinano anche sul marciapiede di fronte al locale) ma si mangia anche in strada, ovvero è più che normale vedere gente mangiare mentre cammina, o sui mezzi pubblici.
Le metropoli canadesi sono un frullato di culture mondiali, dove ogni quartiere diventa un quartiere etnico (china town, little italy ecc...) e ogni cultura propone la propria tradizione. Quindi all’ora dei pasti la domanda è: mangiamo cinese, thailandese, italiano, messicano, giapponese, koreano, o burger? E di tutto ciò esiste la versione fast-food.
I fast-food sono ovunque, i fast-food sono negli ospedali e nelle scuole. Posso dire di essere stato un fortunato visitatore di un centro commerciale solo ed esclusivamente di fast-food, immenso.
Il suo nome? La grande insegna diceva: “FOOD”.
Diciamo che la sensazione che ho registrato in certi casi (è una sensazione e può essere distorta) è quella di un’eccessività che nasce da un’ immensa abbondanza di risorse disponibili in relazione ai pochi abitanti.
(I canadesi sono 32 milioni su 9 milioni di km quadrati, il secondo paese per estensione dopo la russia).
In effetti un segnale di ciò......a Toronto in pochi metri si può trovare la costruzione più alta del mondo (CN Tower 553 m), la strada più lunga del mondo (Yonge street 1896 km, attraversa molte città) e su questa via la libreria più grande del mondo.
Insomma ci sono molte cose che il Canada può vandare come più grandi, Niagara compreso.....
Lo scontro culturale tra Toronto e Montreal (anglofoni e francofoni) che si trovano a poco meno della distanza di Milano-Roma, è molto divertente, è la replica dello scontro tra cultura britannica e francese, o più largamente tra cultura statunitense e europea. Ma con molto rispetto.
A Montreal mi è stato detto che questa città è la città sotterranea più vasta del pianeta, e in effetti in tutto il centro i negozi, i mezzi pubblici, i servizi, sono prevalentemente al di sotto di strade e grattacieli. Insomma a
-30° si può fare le commissioni senza mettere il naso fuori.
E invece a Toronto mi hanno detto essere la città più multiculturale del mondo, e ci credo, ma quanti most....
* Versione ridotta per la stampa, la versione integrale la trovi online su
www.ilfannullone.it/articoli
bye!"
Versione integrale
La leggenda dei giardini senza recinzioni e delle case con le porte aperte non è una leggenda. Nessun tipo di antifurto, nessuna porta blindata.
Non si vedono in giro cani, o comunque pochissimi rispetto alle nostre abitudini, e non so dire se il motivo sia: 1-Fa troppo freddo per portare fuori il cane in inverno a fare i bisogni a tutte le ore 2-Non ci sono giardini recintati dove tenerli 3-Ai canadesi piacciono di più i gatti (e di questi ne ho visti abbastanza) e gli orsi 4-Non servono antifurto artificiali ma nemmeno naturali 5-Varie ed eventuali.
Nelle case è uso e costume togliersi le scarpe all'ingresso, ospiti compresi. Ovvero se sarete ospti vi verrà chiesto.
A Toronto ho visto biciclette pazze.
In metropolitana o comunque sui mezzi pubblici sono di abitudine fondamentalmente queste 5 cose: 1-il sudoku sul quotidiano 2-il caffè di Starbucks o Tim Horton (un biberone di caffè dentro una specie di termos di cartone che si acquista in particolari fast-food per la colazione), e tutti ne hanno in mano uno. 3-Lo spippolamento frenetico e credo allucinogeno del blackberry(uno speciale telefono cellulare con tastiera alfanumerica che permette di ricevere mail in tempo reale), veramente diffusissimo tra business men e non. 4-L' IPOD....la diffusione massificata di questo gingillo è ben oltre la nostra media. 5-Il giornale Metro, identico al nostro in metropolitana, ma direi molto meglio scritto, più interessante e parla effettivamente e in modo particolareggiato di quello che succede in città e non è una brutta copia dei quotidiani nazionali.
Nei negozi c'è la strana e simpatica abitudine di salutare e chiedere a tutti i clienti "come stai?". è una cosa cordiale, ma in Italia sicuramente si penserebbe "Ma che vuoi??? vado a comprare da un'altra parte".
Il coperto nei locali, nei ristoranti non esiste. Come in molti paesi esteri si paga con la mancia (tip), che è per convenzione il 15% dell'importo prima delle tasse. Non lasciare nulla è mal visto. Con questo sistema a quanto pare un cameriere può arrivare a guadagnare come un manager di azienda, visto che le mance entrano direttamente in tasca al commesso che in più ha anche lo stipendio.
Il lavoro in Canada non manca, ho visto cartelli di "help wanted" ovunque.
Le tasse su tutte le cose che si acquistano, come la nostra iva, sono divise in 2, ovvero c'è una tassa del governo federale, e una tassa della provincia che viene decisa dal governo provinciale, così come tutte le leggi locali. Cosicchè ciò che vale a Toronto (Ontario) non vale a Montreal (Quebec). Per esempio mangerai hot dog a tutte le ore e dovunque per la strada a Toronto (la città più in stile americano del Canada), mentre è illegale vendere cibo sulla strada a Montreal. 1$ per l'hotdog del baracchino.
Si compra in strada (anche molti ristoranti vendono o addirittura cucinano anche sul marciapiede di fronte al locale) ma si mangia anche in strada, ovvero è più che normale vedere gente mangiare mentre cammina, o sui mezzi pubblici.
Non esiste una cultura culinaria canadese, e forse non esiste nemmeno una cultura canadese in senso stretto (parlo solo per quello che ho sperimentato direttamente). Le metropoli canadesi sono infatti un frullato di culture mondiali, dove ogni quartiere diventa un quartiere etnico (china town, little italy ecc...) e ogni cultura propone la propria tradizione. Quindi all'ora dei pasti la domanda è: mangiamo cinese, thailandese, italiano, messicano, giapponese, koreano, o burger? E di tutto ciò esiste la versione fast-food. Insomma non esiste "mangiare canadese".
E, almeno nella parte più americana, come in USA, l'ossessione per il cibo è ovunque, cibo ad ogni angolo, la pubblicità è prevalentemente su cibo e diete, i fast-food sono ovunque, i fast-food sono negli ospedali e nelle scuole. I problemi collegati a tutto questo sono evidenti. Posso dire di essere stato un fortunato visitatore di un centro commerciale solo ed esclusivamente di fast-food, immenso. Il suo nome? La grande insegna diceva: "FOOD".
Diciamo che la sensazione che ho registrato in certi casi (è una sensazione e può essere distorta) è quella di un'eccessività che nasce da un' immensa abbondanza di risorse disponibili in relazione ai pochi abitanti. (I canadesi sono 32 milioni su 9 milioni di km quadrati, il secondo paese per estensione dopo la russia).
In effetti un segnale di ciò......a Toronto in pochi metri si può trovare la costruzione più alta del mondo (CN Tower 553 m), la strada più lunga del mondo (Yonge street 1896 km, attraversa molte città) e su questa via la libreria più grande del mondo. Insomma ci sono molte cose che il Canada può vandare come più grandi, Niagara compreso.....
I mezzi pubblici nella città di Toronto sono molto efficienti, le metro sono solo 2, ma i tram passano ogni 10 minuti fino a notte fonda e si fermano non a delle fermate definite ma ad ogni incrocio. Insomma ce lo sognamo.
Pensate che a Toronto la prima lingua parlata è l'inglese, la seconda il cinese, la terza l'italiano. La comunità italiana torontina è vastissima. Il francese, la lingua del Quebec, è solo la 17sima. La comunità cinese invece è immensa, come china town,e la cosa che colpisce in mezzo a tante è il percepire i cinesi canadesi come l'evoluzione futura dei cinesi nostrani (un esempio su tutti:in italia i negozi cinesi vendono portafogli e ombrelli e qualche vestito, in Canada computer di qualità e l'ultima tecnologia).
Lo scontro culturale tra Toronto e Montreal (anglofoni e francofoni) che si trovano a poco meno della distanza di Milano-Roma, è molto divertente, è la replica dello scontro tra cultura britannica e francese, o più largamente tra cultura statunitense e europea. Ma con molto rispetto.
A Montreal mi è stato detto che questa città è la città sotterranea più vasta del pianeta, e in effetti in tutto il centro i negozi, i mezzi pubblici, i servizi, sono prevalentemente al di sotto di strade e grattacieli. Insomma a -30° si può fare le commissioni senza mettere il naso fuori.
E invece a Toronto mi hanno detto essere la città più multiculturale del mondo, e ci credo, ma quanti most....
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